giovedì 16 giugno 2011

Cose che si perdono per sempre.

Isabel è nata con una particolarità che la rendeva unica. I capelli.
Meravigliosi e lunghi capelli neri di seta, che inizialmente le stavano dritti e che si sono abbassati solo al quarto mese di vita.
La gente mi fermava per strada per i suoi capelli.
Aveva un delizioso ciuffo che veniva giù dalla fronte a incorniciare il suo bellissimo viso e chiunque la vedesse diceva che non aveva mai visto una bimba con capelli più belli.
Con l'arrivo del caldo i capelli hanno iniziato a darle fastidio. Nel collo e nella schiena le sono spuntati mille puntini rossi e gonfi. La pediatra mi ha spiegato che si trattava di sudamina e che sarebbe stato opportuno accorciarli appena per evitarle il fastidio e il bruciore.
Io mi sono opposta per quanto ho potuto ma la piccola sembrava soffrire particolarmente quindi ho ceduto e ieri abbiamo deciso di affidarci a mia cognata (parrucchiera) per tagliarli.
"Appena una spuntatina e SOLO a quelli che le ricadono sul collo e la schiena, mi raccomando!"
Lui invece era dell'idea che la bimba di capelli ne aveva troppi, e che per farla sudare meno avremmo dovuto alleggerire anche la parte sopra. E i lati.
Ok, i capelli erano veramente lunghi, ed è verissimo, sudava come una matta anche sulla fronte e sui lati.
Ed è così che adesso mi ritrovo una bimba che non riconosco. Una bimba di sette mesi con un taglio scalato che mi fa orrore per quanto è lontano dalla sua natura di bimba poco più che neonata.
Io dicevo basta, lui diceva ancora.
Mi sono arrabbiata ma lui non ha capito.
Non ha capito che il mio non era solo un capriccio estetico.

Ho passato la notte in lacrime.
Un lutto in piena regola, e non è che adesso sto meglio.
Mi sono alzata dal letto dieci volte, questa notte. Mi affacciavo alla culla e non riconoscevo la mia piccola.
Perchè la mia bambina, come era due giorni fa non la rivedrò mai più. Perchè i capelli cresceranno, ma anche il suo viso cambierà. E niente mi potrà ridare quella bimba con la faccia da monella e il ciuffo ribelle che le accarezza la fronte.
Le abbiamo portato via la metà della sua bellezza e della sua unicità.
Ho pianto e litigato con lui. E pianto.
Perchè quei ciuffi di capelli che ho messo da parte e che custodisco gelosamente non sono semplicemente i capelli della mia bambina.
Quelli sono i primi capelli che le sono spuntati quando ancora era nel mio ventre. I capelli che si intravedevano dalle ecografie, ancor prima che la conoscessi.
E' stato come recidere per l'ennesima volta un legame così intimo da destabilizzarmi.
E la tristezza di oggi è un'eco della tristezza post partum che si accompagna al senso di colpa per non essermi opposta più strenuamente.
E adesso sorride e non la riconosco.
Guardo i suoi capelli, e vedo uno scempio.
Non trovo più la mia bambina.

2 commenti:

  1. Se posso consolarti io conservo -di nascosto- il moncone del cordone :)
    Ti capisco, la Purulla ha dei capelli terribili, ma mi rifiuto di tagliarglieli: aspetto almeno che si decidano a diventare lisci o ricci.

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  2. il mio è un maschietto.. gliho tagliato anche io i capelli.. perchè come la tua bimba sudava da matti.. ora sembra più grande , più monello, più maschietto e più ordinato!!
    non abbatterti così cara.. lhai fatto per il suo bene

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