martedì 7 giugno 2011

La banana no.

In tema alimentazione sono un po' bacchettona, lo ammetto.
Sono stata una bambina un bel po' rotondetta malgrado mia madre fosse parente stretta di Hitler e mi tenesse a stecchetto, per quanto poteva.
Le mie merende erano a base di frutta e/o verdure. Di banane, arance, mele, pere, carote e finocchi ne so più io di un fruttivendolo. O yogurt (magro, of course). Le merendine mi erano concesse una volta a settimana, massimo due.
Inutile dire che quando a ricreazione i miei compagni di classe tiravano fuori il tegolino o la pizzetta, dentro di me odiavo profondamente mia madre.
Naturalmente poi cresci e capisci che se è vero che è stato tremendamente ingiusto ti ha pure salvato da una obesità quasi certa.

Isabel non verrà trattata molto diversamente. Certo cercherò di essere un po' più elastica e se la piccola dimostrerà di avere un metabolismo tipico delle costituzioni magre sarò ben felice di concederle qualche merenda diversa. Questo non perchè ci tengo che sia esteticamente magra (anche se so per esperienza diretta che "magra è più facile"), ma perchè ci tengo che sia sana. Al momento la sua dieta prevede solo ed esclusivamente cose adatte alla suà età, ma soprattutto sane e prive di sale e zuccheri aggiunti.

Ovviamente per questo motivo passo per la paranoica che non vuole far sperimentare a sua figlia la vasta gamma di sapori che il mondo ci offre.
Una conoscente sostiene che i bambini devono iniziare subito a sperimentare i diversi sapori per essere, un giorno, adulti che mangeranno tutto.
E quando dice "subito" e "tutto" non scherza.
Suo figlio ha iniziato alla grande, con la kinder delice a due o tre mesi. A sette gli concedevano già un cucchiano di caffè dopo pranzo. La pappa rigorosamente con il sale, perchè se no che gusto ha?!
Il piccolo insomma ha già sperimentato abbondantemente. E la sua mamma non manca mai di aggiungere all'elenco qualsiasi cosa nuova.
Succede che si va a cena fuori tutti insieme e si decide di mangiare il pesce. Io già tremo all'idea di cosa possa finire in bocca al piccolo di otto mesi mentre loro attaccano con la solfa del "i bambini devono abituarsi ai sapori fin da subito" e mi predicono che Isabel di certo sarà una bimba schizzinosa e che la colpa è ovviamente mia perchè non la sto abituando a mangiare di tutto e bla bla bla...
Per farla breve il piccolo ha assaggiato l'impepata di cozze, la cappasanta gratinata e la conocchia marinata. Io c'ho provato a buttar là un "ma non è un po' presto per i crostacei?!" ma niente, la risposta è stata "ma un pezzettino piccolino che male puo' fargli!?"
Finalmente ci alziamo da tavola e si decide di andare a mangiare il dessert da un'altra parte. Giriamo un po' e si fanno le dieci e mezza prima di trovare un posto decente. Ordiniamo e arrivano quelle belle coppe di gelato e frutta con otto chili di panna montata sopra, avete presente? Ecco. Il papà del piccolo pesca un pezzo di banana dalla coppa e la offre al bimbo. La mamma lo guarda con sguardo ammonitore ed esclama: "Cazzo, Fabri, la banana a quest'ora no, però... "

Ecco. Io non ho mica capito se mi stavano prendendo tutti per il culo.

2 commenti:

  1. oddio non mi dire che è vero.. scherzi vero?????? a tre mesi la kinder?? a 8 limpepata di cozze?? oddioooooooooooooooooooo..
    è vero che i bimbi devono assaggiar tutto ma cè sempre un limite a tutto.. e letà fa parte dei limiti.. su alcuni cibi non si scherza tipo crostacei, fragole.. e altro che non ricordo.. mio figlio ha iniziato a magiar come noi dallanno..
    e ora ho iniziato con la fragola che ha 18 mesi!! fortuna che hanno risparmiato al bimbo almeno la banana!!!!!!!!!!!! a quellora non era proprio il caso!
    secondo me1po ti prendevano per il culo eh

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  2. Vany, te lo giuro.
    Io rimango basita.
    Per fortuna del bimbo c'hanno un culo grande come una casa, perchè per ora non è mai successo nulla... Scommetto che se lo facessi io tempo dieci minuti mi toccherebbe portarla all'ospedale.
    Non so, certi alimenti bisognerebbe veramente evitarli... hanno tutta la vita davanti per sperimentare e scegliere, ma soprattutto per imparare a mangiare schifezze.

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